Un paese caratteristico. 
          Un centro storico tra i più articolati e complicati, pieno di 
          viuzze, vicoletti, scale. Un'architettura popolare e spontanea degna 
          dei migliori studi. Conviene andare a Verbicaro seguendo il fiume Abatemarco, 
          
          è una strada per metà asfaltata e arriva fino allo sorgente 
          del fiume dove è posta la presa d'acqua dell'acquedotto di Cosenza. 
          Farla a piedi è la migliore cosa. Nel centro storico del paese 
          potete vedere il palazzo feudale. Verbicaro ebbe grande importanza nel 
          periodo feudale ed essendo posto al sicuro dai pirati era già 
          un grosso centro con circa 5.000 abitanti. Famoso in tutto il mondo 
          è il vino. Ma certamente vi conviene chiederlo ai privati, che 
          gelosamente lo conservano nei caratteristici catui, cantine che danno 
          sulla strada.
          Nel mese di agosto si può salire per la sagra del vino, e chi 
          viene a Pasqua ed è amante delle processioni, famosa è 
          quella del Venerdì Santo che si svolge per tutta la notte nelle 
          vie del paese, con i "vattienti" (fedeli che si percuotono 
          le gambe con dei chiodi fino a farle sanguinare) un rito che si ripete 
          da secoli.
          
          Storia 
           Verbicaro 
          ha avuto vari nomi: dallAprustum dei Bruzi, Vernicaio, a Bernicaro 
          e Berbicaro dal latino berbicarius cioè luogo di 
          pastori ed infine Verbicaro. Le sue origini risalgono agli anni intorno 
          al 1000. Gruppi di pastori e di agricoltori sparsi nella valle si raggrupparono 
          sulla rocca oggi detta Bonifanti ( dei tre fanciullini facendo 
          riferimento ad un monastero situato in quella zona ) anche da questo 
          nome si può attribuire la sua origine, dovuta certamente a degli 
          insediamenti monastici. Nellarco dei secoli fu feudo, col finir 
          nel 1806 con i Cavalcanti. Il paese, come tutto il Meridione, fu interessato 
          al fenomeno del brigantaggio. Una data da ricordare è lagosto 
          del 1911, in tutta lItalia se ne parlò, vi fu unepidemia 
          di colera, il popolo si rivoltò contro gli amministratori del 
          tempo, dovette occuparsene il Governo presieduto da G.Giolitti.
          
          Arte
          Il 
          centro storico è un autentico patrimonio urbanistico, il primo 
          è più significato documento storico, con testimonianze 
          di architettura medievale. Chiesa Madonna della Neve costituisce il 
          più antico monumento storico del paese, dove si trovano degli 
          affreschi di epoca bizantina, raffiguranti Santi in processione e inoltre 
          vi è una piccola statua lignea di antica fattura artigianale 
          raffigurante la Madonna col Bambino in trono. Chiesa S. Maria del Piano 
          in Assunta, costruita allinizio del 1400. Allinterno possiamo 
          ammirare varie statue in legno e cartapesta, una tavola dipinta, tele 
          e due organi lignei. Nella sacrestia sono conservati preziosi paramenti 
          in seta ed oggetti sacri vari del 500 ed una croce astile del 
          600. E tante altre opere sono racchiuse nelle varie chiese: S. 
          Giuseppe (1897); ( 1897 ); Madonna del Carmine ( 1895 ); Sacro Cuore 
          ( 1979 ); Santa Maria la Nova ( 1879 ); Santa Maria di Loreto, origine 
          medievale e il santuario di S. Francesco di Paola fine 800.