| 
     | 
     | 
     | 
     | 
     | 
     | 
     
       Papasidero 
        10.000 anni fa 
         
        La grotta del Romito a Papasidero è certamente una delle cose interessanti 
        che ci sono sulla riviera dei cedri. 
        Per l'escursione ci vogliono almeno 4 ore. 
        Bisogna innanzi tutto arrivare a Scalea, entrare nel paese e seguire le 
        indicazioni per Papasidero. 
        Qui si ci può fermare un po', prima di proseguire in direzione 
        di Mormanno. Dopo circa 9 km, in località bivio della vena, c'è 
        sulla sinistra una stradella sterrata all'inizio della quale un cartello 
        indica che si tratta della via d'accesso alla grotta. Ancora un po' e 
        c'è una cascina. Chiedere lì del Sig. Umberto Cersosimo 
        un simpatico e ospitale vecchietto proprietario della grotta, che sarà 
        felice da fare da guida. 
        La cosa più bella da vedere è il graffito del bue. La figura 
        , lunga circa 1m e 20cm, è incisa su di un ,masso di 2m e 50 cm 
        di lunghezza, inclinato di 45 °. Il disegno, di proporzioni perfette, 
        è eseguito con tratto sicuro. Le corna, viste ambedue di lato, 
        sono proiettate in avanti ed hanno il profilo chiuso. Sono rappresentati 
        con cura alcuni particolari come le narici, la bocca, l'occhio e, appena 
        accennato l'orecchio. In grande evidenza le pieghe cutanee del collo e 
        assai accuratamente descritti i piedi fessurati. Un segmento attraversa 
        la figura dell'animale in corrispondenza dei reni.  
         
        Grotta 
        del romito 
          
      La grotta si trova 
        sulle pendici del Monte Ciagola, nei pressi di Papasidero. 
        Su un macigno calcareo, posto all'imboccatura della grotta, nel 1961, 
        venne scoperto un graffito risalente al Paleolitico superiore (12.000-10.000 
        a.C.). 
        Esso riproduce la sagoma del Bos primigenius, un bovide estinto, e poco 
        più in basso, la testa di un altro bovide. La sagoma del toro è 
        lunga 1,20 m ed è incisa su macigno calcareo di 2,30 m di larghezza. 
        Vicino al masso, lo stillicidio ha provocato la formazione di una stalagmite 
        dalla curiosa forma di un cavallo.  
         
      Cosa c'è 
        da vedere 
        E' veramente impensabile in un piccolo centro come Papasidero trovare 
        tre chiese, quella di S. Teodoro e di San Constantino, quella di S. Sofia. 
        Tutte e tre le chiese conservano importanti affreschi e statue lignee 
        del 300 e del 600. E' da ammirare il piccolo monastero costruito sul fiume 
        lao sotto un roccione. E' una vera e propria favola, perfettamente conservato, 
        incastonato come un gioello nella natura circostante conserva all'interno 
        un prezioso crocifisso del trecento. Fuori da Papasidero si trova il Riparo 
        del Romito. Una Grotta del periodo paleolitico, tral e più importanti 
        d'Europa dove esiste un graffito su una grossa pietra raffigurante due 
        tori. 
         
     |